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In un’ottica di continuità del programma PIU Europa, uno degli obiettivi del PICS è il recupero di immobili di alto senso simbolico a spiccata valenza storico culturale attualmente funzionalmente dismessi.
Tra questi vi è il recupero di Casa Cimarosa. Infatti, ad Aversa non è nato solo Cimarosa, ma anche altri due grandi compositori dell’epoca, quali Niccolò Jommelli e Andreozzi, tanto che, da parte della Amministrazione Comunale, si stanno definendo ulteriori importanti azioni dedicate allo studio e conoscenza del patrimonio musicale storico.
Dall’analisi di contesto condotta nel DOS emerge un forte potenziale, ancora del tutto inespresso, sull’identità turistico-culturale della Città.
La valorizzazione di questo driver passa dalla capacità di saper recuperare il patrimonio artistico-culturale, dalla sua messa in rete e dalla relativa fruibilità corroborata da attività immateriali anche per il turismo sociale.
Disporre di un contenitore museale è quindi fondante per configurare un polo attrattivo legato all’arte musicale.
La finalità strategica dell’intervento è, dunque, il rafforzamento dell’identità storica della Città e dei suoi luoghi simbolo rendendoli attrattivi e sicuri, migliorando le condizioni ambientali e d’immagine.
L’intervento consiste nel completamento del recupero della casa che ha dato i natali al famoso musicista Domenico Cimarosa.
Si tratta sostanzialmente della realizzazione, sull’immobile dove è nato il compositore settecentesco Domenico Cimarosa, di un museo a lui dedicato che restituisca la giusta importanza alla tradizione illustre di Aversa nel campo della musica concertistica.
Gli spazi saranno recuperati e restaurati in funzione della sicurezza e l’accessibilità pubblica, attrezzati per accogliere collezioni documentali e cimeli storici, per svolgere attività divulgative, didattiche e ludiche, di studio, ma la finalità dell’intervento è più ampia, contribuendo a restituire dignità all’area con ricadute di carattere produttivo, urbano e sociale, invogliando i cittadini a riappropriarsi della propria storia e fruire dei luoghi simbolo della città. In dettaglio gli interventi riguardano: interventi tesi alla conservazione de bene, al miglioramento delle condizioni di sicurezza ed alla risoluzione di aspetti di dettaglio; interventi tesi ad agevolare l’accessibilità e la fruibilità del bene stesso (compresi l’apertura di un ingresso pedonale nell’ambiente prospiciente Piazza Principe Amedeo e la realizzazione di una scala di collegamento tra il primo ed il secondo piano).
Il Documento di Orientamento Strategico (DOS) individua nell’analisi SWOT tra i punti di debolezza una “grave sottoutilizzazione del potenziale turistico e degrado del patrimonio storico culturale, non riconoscibilità dell’identità dei luoghi” (W9) e un mercato del lavoro fragile (W6), tra i punti di forza invece evidenzia la disponibilità di spazi/contenitori da riutilizzare (S6) e la presenza di associazioni per la cultura, lo sport, il sociale, la mediazione e l’integrazione culturale, lo sviluppo economico (S9) e importante dotazione di beni di valenza storica artistica (S8).Pertanto, uno degli obiettivi è generali è “Valorizzare e sostenere le vocazioni territoriali nei percorsi di sviluppo locale, con particolare riferimento alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale, dell’impresa turistico-culturale ed enogastronomica”.
L’intervento si inquadra sotto la linea di sviluppo “LS III – OPPORTUNITA’ E VOCAZIONE” del DOS ed è coerente con gli interventi: iii_b_1, iii_b_2, iii_b_3, iii_b_4, iii_b_5.
L’intervento viene cofinanziato con l’Azione 6.8.3 – “Sostegno alla fruizione integrata delle risorse culturali e naturali e alla promozione delle destinazioni turistiche” dell’Asse X del POR FESR Campania 2014-2020.
Il costo totale dell’intervento è di € 657.570,42, di cui € 523.117,81 con finanziamento PO FESR 2014/2020 e € 134.452,61 con cofinanziamento Comunale.